Classiche, una primavera da record: sinora media di 3km/h più veloce rispetto a cinque anni fa
Il ciclismo è sempre in evoluzione. Anno dopo anno i campioni che percorrono le strade delle grandi corse del World Tour e non solo diventano sempre più forti, sempre più veloci, sempre più vicini a macchine che a persone, e anche quest’anno, giunti a metà della stagione delle Classiche di Primavera stiamo avendo l’ennesima riprova che l’evoluzione tecnica, sia degli allenamenti, che dei mezzi tecnici che, più in generale, di tutto ciò che riguarda il ciclismo, sta raggiungendo picchi impensabili anche solo fino a qualche anno fa.
Stando ai dati raccolti dall’account Twitter @StatsOnCycling, infatti, quest’anno ben sei delle dieci grandi classiche che si sono corse fino ad oggi hanno visto registrare la velocità media più alta della storia. Omloop Het Niewsblad, Kuurne-Bruxelles-Kuurne, Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix e anche la Freccia del Brabante di ieri hanno visto i loro record più o meno storici abbattuti da un gruppo di corridori che sembrano non subire la fatica e che invece affrontano le corse con molta più spregiudicatezza e fiducia nei loro mezzi, scombussolando anche le più dure delle classiche con attacchi da lontano (Mathieu Van der Poel insegna) o costringendo tutti a tenere un ritmo altissimo per tutta la gara che spesso fa scoppiare le gambe di chi non è perfettamente in forma.
Per fare un esempio, i 47.80 km/h di media della Parigi – Roubaix della scorsa domenica sono circa 1km/h più veloci rispetto al precedente record, fatto registrare sempre dal campione del mondo nella passata edizione, che a sua volta era stata 1km/h più veloce di quella vinta da Dylan van Baarle nel 2022. Ogni anno si pensa di essere arrivati al limite e invece, puntualmente, i corridori riescono ad andare oltre e a far segnare record su record.
Certo, le condizioni meteo influiscono su queste statistiche, e lo stesso fa anche chi partecipa o meno a determinate corse, ma per capire quanto sia proprio il ciclismo ad essere nel bel mezzo di un’evoluzione quasi inimmaginabile basta pensare a questo dato: se prendiamo in considerazione le 10 classiche di primavera più importanti (di quelle corse fino ad adesso) e quindi a quelle elencate sopra aggiungiamo anche Strade Bianche, E3 Harelbeke, Gent Wevelgem e Attraverso le Fiandre, la velocità media tra tutte nel periodo che va dal 2005 al 2019 (fino a prima del covid, stagione che ha cambiato parecchie cose) è stata di 42.020 km/h; quest’anno, invece, la velocità media è stata di 45.228km/h, con un aumento pari a 3.208km/h, ossia il 7,63% più veloce.
Dati, questi, che lasciano a bocca aperta specialmente se consideriamo che alcune corse, come la Strade Bianche, ha visto anche il percorso allungato e modificato rispetto a quello delle passate edizioni. Visto il trend, però, non sembra che il gruppo sia intenzionato a fermarsi qui, nelle prossime settimane ci saranno le grandi classiche delle Ardenne e poi arriveranno i Grandi Giri, con i grandi campioni che potrebbero abbattere altri record e a fare, una volta di più, la storia del ciclismo.
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